Lo straordinario operato di un privato cittadino ha mobilitato I Servizi Ambientali Regionali, RFI, ARPAE e tutti gli enti annessi per arrivare laddove l’Amministrazione comunale ha completamente peccato di negligenza: la promessa d’installazione di barriere fonoassorbenti che i cittadini richiedono da circa 20 anni.
Questa storia ha inizio nel lontano 2001, quando il progetto di aumentare la velocità dei treni merci da 90 km/h a 140 km/h prevedeva in concomitanza la messa a terra delle famose barriere antirumore lungo il tratto che percorre via Trieste fino ad arrivare a via Londra, anche se il posizionamento delle stesse non è prioritario in tutte le zone.
In particolar modo Via Toscana subisce le conseguenze di questa indifferenza, come Arpae afferma nel 2018 :” I rilievi fonometrici della durata di 48 ore presso la facciata più esposta di Via Toscana XX hanno messo in luce un evidente superamento dei limiti vigenti sia nel periodo di riferimento diurno che nel periodo di riferimento notturno. Il superamento del limite legislativo è stimabile in circa 2 dB(A) nel primo caso ed in circa 11 dB (A) nel secondo”.
Dopo svariati rimbalzi di responsabilità, pubbliche menzogne e finte azioni in un clima di totale disinteresse, una denuncia in Procura è sembrata l’ultima strada percorribile per poter vedere garantito un diritto e non un capriccio. Ad oggi si stimano ben due persone indagate per cui la Magistratura farà il suo corso.
Ma la vera questione è: per quale ragione ci siamo spinti fino a qui? Se la tua città e il bene dei tuoi cittadini non è una tua priorità, perché voler amministrare?
